SECONDO EPISODIO
Incontro erotico all'universita'.
Il mastodontico don Pasquale troneggia nel suo salotto con il suo capoccione immacolato che sovrasta tutte le cose circostanti.
Accanto e sotto di lui il rachitico Frungillo, incantato, pende
dal suo doppio mento.
Ecco il vangulare gonfiarsi come un rospo, un attimo prima che il
suo gracchiante e rotondo vocione sputi l'ennesima sentenza.
Don Pasquale:
-Guagliò, ricorda "da una buona rosa nasce una mala spina,
da una mala spina nasce una buona rosa".
Frungillo:
-che significa, don Pasqua'?
Don Pasquale:
-vuol dire che una bella donna ti farà soffrire e una donna
brutta ti farà godere.
Frungillo:
-ma io voglio mettermi con una femmina bella...
Don Pasquale senza muoversi lo fulmina con lo sguardo, poi con la
mano afferra la capoccetta di Frungillo e la gira con forza verso
di lui.
- Piscitiello! Guardami bene nelle palle degli occhi!
Aspiri, forse, a diventare un cornuto?
Poi, senza aspettare la risposta, e stringendo ancora con forza
il povero Occhio di talpa, prosegue:
- Tu sei brutto e cecato e con le donne ti devi accontentare.
Ti devi accocchiare con una buona racchiona che ti potrà
accudire e offrire la carne fresca tutti i giorni....
Ed ancora:
- In camera da letto tutte le femmine sono saporite. Basta
appoggiare il cuscino sulla faccia della vittima e, immaginando
di stare con Valeria Marini, preparare lo 'nzuraturo, cioè il
ferro bollente...
Senza convinzione e timidamente Frungillo annuisce ma, dentro di
se, ricordando lo stomachevole incontro con Concettina, già
prepara la rivolta al maestro.
Il giorno successivo alle 7,30 il nostro eroe è già al suo
posto di combattimento.
Seduto sul seggiolino interno del ppullmann per Napoli, a braccia
conserte e con la stecchetta destra pronta a fare la mano morta.
Dopo tanto aspetttare un chiacchiericcio diffuso precede
l'individuazione nel buco scassato del campo visivo del nostro di
un nugolo di ragazzine alla fermata pronte a salire.
Avanti, c'è posto!! Carmelina, Concettina, RTina, Rosetta...
sospinte dalla calca dei passeggeri vengono verso Frungillo...
-A Roma sono tutti mariuoli! Noi facciamo la fame e lorsignori si
alzano le indennità! Sei d'accordo, giovanotto?
L'avvinazzato e puzzolente vecchietto, vicino di posto di
Frungillo, con un violento strattone sveglia il nostro eroe dal
suo sogno erotico e lo costringe a cambiare la comoda posizione
di attesa.
Per educazione gli risponde, mentre vorrebbe cecargli tutt'e due
gli occhi...
Dopo un pò, contrariatissimo, scende e prosegue a piedi fino a
piazza Dante.
Quà adocchia una bella moretta in minigonna e decide
immediatamente di seguirla. Forse la ragazza è una studentessa,
perchè gira per via Port'Alba, la via dei librai, e, come un
segugio, Frungillo la segue.
Mentre la bonazza guarda i libri in una vetrina, Frungillo, già
eccitatissimo, chiude il cappotto a copertura di imbarazzanti
rigonfiamenti.
Poi la ragazza prosegue ma la calca della folla intralcia il
cammino del ragazzo e lo dissuade dall'avvicinarsi.
La ragazza gira per via Costantinopoli e Frungillo dietro.
C'è meno gente e frungillo si dà coraggio.
Guadagna posizioni e quasi stà per affiancare la ragazza, mentre
ripassa, a mente, per la trentesima volta, la frase di approccio
"scusa, posso sapere come ti chiami?".
Passa un carrozzino e... ungueeee, ungueeeee ungue..
Una mammina furibonda stizzita apostrofa Frungillo:
-Rimbambito!! Imbecille!! Ma non ci vedi? Cosi' fai male al
piccirillo...
Frungillo avvampa di vergogna, poi biascica delle scuse e
continua l'inseguimento.
Gira per via Foria e corre, corre, corre fino all'incrocio di via
Duomo.
La ragazza che si è accorta di lui si gira ridendo divertita e...
gong!!! la capoccetta di Occhioditalpa si stampa in pieno sul
palo del semaforo.
Lacaldarrostaia all'angolo, premurosa si avvicina:
- Guagliò, ti sei fatto male?
Immediatamente una piccola folla circonda e soccorre il
sanguinante Frungillo Il nostro lascia fare, ormai la bonazza si
è definitivamente dileguata...
Incerottato ed ammaccato ritorna sui suoi passi per andare a
riposarsi sulle scale dell'istituto per il commercio "S.
Rosa" dove Frungillo ha conseguito la qualifica di addetto
alla segreteria d'azienda.
Ammaccato e dolorante Frungillo si fà prendere dai ricordi dei
suoi trascorsi sentimentali in quella scuola.
Pensa alla terribile cotta presa per Assuntina che neanche mai ha
saputo di questo platonico amore.
Assuntina frequentava la classe di fronte alla sua.
Frungillo, non avendo il coraggio di avvicinarsi, s'era affidato
a Mafalda che gli ronzava attorno, come affidare le pecore al
lupo.
Aveva scritto sette lettere e comprato una spilla d'argento per
la sua bella, e voleva essere aiutato da Mafalda, che abitava in
città, a fargliele pervenire una al giorno.
Mafalda era una chiocciona riccia e brufolosa eternamente
impastata di sudore e borotalco, già smaliziata ed esperta, che
già si era filato altri tre ragazzi sul piano.
Voleva trascinare anche Frungillo al cinema Bellini per fare
certe cosucce al riparo dei separè.
Il ragazzo l'aveva pure intuito e ci sarebbe stato volentieri, ma
una sala buia è un luogo autonomamente inaccessibile per un
affetto da retinite pigmentosa in uno stadio già avanzato...
Poi Frungillo si era invaghito di Assuntina, l'amica inseparabile
di Mafalda, una ragazzetta esile e taciturna col viso di
madonnella triste.
La chiocciona, ovviamente, ingelosita e indispettita, aveva
strappato lelettere e non aveva consegnato la spilla.
Poi un triste giorno un amico aveva infranto il sogno di
Frungillo mostrandogli Assuntina abbracciata ad un altro ragazzo
su un motorino.
Da allora si era un pò incattivito ed aveva cercato di emulare
la rozza praticità di don Pasquale con le donne. ...
Ma ecco che sente colare sangue dalle ferite e cosi' decide di
andare nel cortile della facoltà di giurisprudenza per lavarsi
il viso alla fontanella.
Il cortile è deserto, ormai è tardi, ma Occhio di talpa avverte
un buon profumo femminile.
Sulla scala intravede un'ombra solitaria china su un grosso libro.
La luce artificiale non permette a Frungillo di vedere bene, ma
dovrebbe essere una ragazza, anzi una preda in quel luogo
silenzioso ed invitante.
Col cuore in tumulto si fà coraggio e si avvicina.
Frungillo:
-scusa, sai quando c'è il prossimo esame di diritto privato?
La ragazza:
-Ma non vedi che lo stò studiando proprio adesso? Tra una
settimana c'è l'esame e mi rimane poco tempo.
Frungillo:
-Permetti, sono Frungillo Occhio di talpa.
Senza alzare gli occhi dal libro, la ragazza:
-Molto piacere, sono Anna Russo.
Poi lo guarda in viso e si spaventa:
-Ma che hai fatto, sei tutto insanguinato!!!
Aspetta quà, non ti muovere che ci penso io.
Dopo un pò ritorna col fazzolettino profumato ed imbevuto
d'acqua per nettargli la ferita sulla fronte.
Frungillo, rinfrancato ed incoraggiato da queste attenzioni,
fiuta il momento buono e comincia a mentire spudoratamente.
Frungillo:
-Tre giovinastri su una moto volevano molestare unaragazza.
Erano grandi e grossi e io per difendere la ragazza ho avuto la
peggio...
Anna:
-Davvero?! Ora la tua bella ti porterà sulla palma della mano.
Frungillo:
- Ma non era la mia ragazza e neanche la conosco.
Anna:
-che coraggio, complimenti! Ma cos'hai, non mi vedi, perchè
fissi in questo modo?
Frungillo continua a mentire:
-Nella colluttazione ho battuto la testa e da allora non vedo più
bene...
Anna, intenerita e preoccupata:
-non ti dare pensiero non è niente, vedrai che passato l'effetto
del trauma, tornerai a vedere come prima.
Ormai la ragazza è conquistata e Frungillo sà che sopra quelle
4 rampe di scale c'è un'aula deserta.
Frungillo:
-Ma cosa c'è quà sopra, io non ci sono mai andato.
Anna:
-Neanche io, andiamo a vedere.
Arrivati nell'aula deserta Frungillo trema per l'emozione.
Allora Anna, completamente disarmata, lo abbraccia.
Incominciano a scambiarsi baci sempre più focosi.
Il tempo vola in una sempre più piacevole compagnia.
Il momento è magico.
Frungillo osa abbassare la cerniera del jeans della ragazza.
Anna ha una timida reazione di circostanza:
-Assassino, cosa fai? Ci conosciamo da solo due ore!!
Frungillo è al settimo cielo per la felicità quando s'ode un
tintinnio di chiavi dal cortile, poi una voce a squarciagola:
-Ragazzi, devo chiudere, si esce!
Anna, preoccupata, si irrigidisce e lo respinge, dopo aver chiuso
repentinamente la lampo.
Anna:
-il custode ce l'ha con noi?
Frungillo:
-Ma no, vieni...
Il custode spazientito, che si avvicina alle scale:
-ragazzi scendete, quello che state facendo lo fate un'altra
volta!!!
Anna, a testa bassa, rossa di rabbia e di vergogna, trascina
Frungillo per le scale.
Arrivati allo sbocco di via Rettifilo, la sua collera esplode.
Dando una violenta borsata sulle ammaccature del povero Frungillo
che urla dal dolore, strillando:
-Disgraziato, non ti azzardare più ad avvicinarti! Stronzo, la
prossima volta là sopra portaci quella troia di tua sorella!!!
Forse un angelo dopo 5 minuti condurrà in quel posto don Gennaro
il sacrestano, che, ben conoscendo i problemi visivi del ragazzo,
lo riporta, in auto, a casa.
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mercoledì 20 dicembre 2000 22.41.57