il cieco e la storpia, ma senza miracoli
La lunga panchina di marmo bianco si era ormai quasi completamente svuotata, mentre un gracchiante altoparlante ripeteva l'ennesimo annuncio:
- Si avvertono i signori viaggiatori che a causa di uno sciopero interno il servizio sara' sospeso fino alle ore 17.
Frungillo Occhio di talpa, seduto alla circumvesuviana di Napoli, attendeva il completo sfollamento del binario per poter risalire in piazza Garibaldi senza compiere troppi danni.
Ad un tratto, girandosi alla sua sinistra, nota un'immagine con capelli lunghi, china su di una piccola rivista, probabilmente "la settimana enigmistica".
Si porta la mano destra alla fronte per meglio focalizzare l'ombra, ma non c'è niente da fare: la luce artificiale poca e diradata di quel luogo non consente al ragazzo che è affetto da retinite pigmentosa, di distinguere meglio.
Dice a se stesso:
- se quest'ombra non è un travestito, si tratta di una ragazza, e allora conviene buttarsi. Con un pò di ansia per la paura di parlare ad un travestito, attacca:
- scusa, anche tu devi prendere il treno per Nola?
Una vivace ed inconfondibile voce femminile lo rassicura:
- Si, devo tornare a casa, ma adesso, uffa'!, mi tocca aspettare qui come una cretina per tre ore.
Neanche le conosco le vie di Napoli, e allora dove vado camminando?
Poi, continuando le sue parole crociate, legge:
- Abitazione domestica. Frungillo si precipita a trovare la risposta farfugliando una serie di soluzioni sballate che fanno sbellicare dalle risate la ragazza:
- Appartamento ... no, sono troppi caratteri, grattacielo, ... no, questo è un intero stabile, ... residence, ... no questo è di Berlusconi, quartino, ... no, neanche questo va bene ...
La ragazza, per le risate, sta' per cadere dalla panchina e Frungillo tenta di afferrarla con una mano, ma, a causa della poca luce, la sua manovra e' cosi' maldestra che le fa' cadere la penna e il giornale.
Successivamente lei chiede:
- Vuoi scrivere tu le parole crociate?
-no, no, - si affretta a rispondere Frungillo, tutto preoccupato, ben sapendo di non poter compiere quell'impresa.
La ragazza, notando il disagio di Frungillo, scherza dicendo:
- Allora vuoi pigliarti il passaggio ah, ah, ah, ah!!!
Frungillo, tutto imbarazzato, che sta' pensando proprio a quello, arrossendo esclama:
- no, no, non mi permetterei mai!.
La ragazza dice ancora:
-scusa se ti prendo in giro, ma sono sempre sola ed ogni tanto ho bisogno di ridere per tirarmi un pò su di morale.
Frungillo allora replica:
- Ma come! una ragazza cosi' carina e vivace sta' sola?
La ragazza gli risponde interessata:
- Carina io? E cosa ti piace di me?
Frungillo, che ormai sente il corpo della ragazza vicino al suo, vorrebbe dire un'altra cosa, ma, non sapendo cosa dire, risponde:
- hai dei begli occhi!
Poi cerca di individuarli, questi sconosciuti occhi, ma la viva luce naturale in fondo al tunnel disturbano tantissimo il tentativo.
La ragazza, un pò perplessa continua:
- ma dove guardi?
Poi lo prende sotto il braccio e, un pò vezzosamente, chiede?
- mi giudichi male se faccio questo gesto amichevole?
voi uomini spesso non andate oltre le apparenze.
Frungillo, che ormai è al settimo cielo per la contentezza, esclama:
- ma no, ma no si vede che sei proprio una brava ragazza!
La ragazza allora ribatte:
- Purtroppo le brave ragazze oggi non vengono apprezzate e i ragazzi vogliono subito andare a letto.
Frungillo, mentendo spudoratamente, risponde:
- No, no, io saprei aspettare anche un anno.
La ragazza allora dice allegramente:
- ti prendo alla lettera, io non sono una ragazza di strada e, se anche tu sei una persona seria come sono sicura, se vuoi fare amicizia con me, ti invito a pranzo sabato prossimo, oltre a me ci sara' solo mamma e Flavia mia sorella.
Frungillo, molto perplesso, ma che non vuole assolutamente rinunciare all'occasione, ribadisce:
- Ti ringrazio molto, ma io non so neanche come ti chiami...
La ragazza immediatamente gli risponde:
- Io sono Teresa Paparella diNola. - Piacere, io sono Frungillo occhio di talpa.
E si stringono la mano.
Teresa continua:
- Allora ti aspetto alle 10 alla stazione di Nola.
Mi raccomando, sii puntuale! Sai, sono una ragazza e mi trovo a disagio a stare molto tempo con sconosciuti nella sala di aspetto.
Cosi' dicendo, gli azzecca un bacio sulla guancia.
Frungillo, tutto gioioso, dice:
- Sarò puntuale come un orologio svizzero.
Si lasciano entrambi molto soddisfatti della grande occasione capitata loro.
Frungillo, che non l'ha vista, immagina focosi amplessi con una superbona.
Teresa, che i terribili compaesani giudicano male per essersi lasciata con un forestiero, dopo 5 anni di fidanzamento in casa, è sicura di aver trovato finalmente il chiochiero di fuori paese per sistemarsi.
Alle 10 del sabato successivo Frungillo non fa' a tempo ad arrivare nella sala di ingresso della stazione che viene prelevato sottobraccio da una tempestiva Teresa che lo trascina nel vialone antistante.
Anche questa volta, la viva luce del sole negli occhi, impedisce a Frungillo di focalizzare l'immagine della ragazza, ma avverte uno strano agitarsi della stessa, e, dopo circa un minuto, si rende conto che involontariamente sono finiti al lato opposto del marciapiede.
Ora la luce è ovattata ed amichevole e Teresa si è fermata per aggiustarsi una scarpa.
Con un occhio lo guarda mentre l'altro occhio guarda il chiosco dell'acquaiolo di fronte.
Frungillo osserva deluso il suo viso scarno, i capelli rossicci, la gobbetta sul naso e il braccio penzoloni al lato opposto.
Teresa allora gli dice:
- Sai, ho avuto la polio, ma adesso stò molto meglio sia con la gamba che con il braccio, e ùprocede nella sua camminatura ondeggiante trascinandosi dietro Frungillo.
Arrivati a casa, un bel appartamento in semiperiferia, lo fa' accomodare ad un tavolo.
- Scusami se ti lascio, ma non voglio perdermi la puntata di "anche i ricchi piangono".
Tu intanto puoi leggere i giornali.
Guarda, c'è il pacco sulla libreria.-
Il povero Frungillo, che non riesce a vedere neanche la libreria, si accinge quindi ad una pazientissima attesa.
Dopo circa 90 minuti, torna Teresa tutta sorridente:
- Mica ti sei annoiato?
Con tutti quei giornali... Non mi dire niente tesoro, ma adesso non mi vorrei perdere "figli miei, vita mia", ma dopo saro' tutta per te.
In questa situazione continua il calvario del ragazzo.
Verso le 13 arriva il papa' che saluta molto cordialmente Frungillo e tutti assieme vanno a pranzare.
Dopo l'antipasto di prosciutto, melone, olive, stuzzichini, mozzarelle piccole, bruschette, salame napoletano e antipasto di mare, arriva la pasta imbottita al forno con dentro un'intera salumeria e e ortofrutta.
Oltre alle polpettine, ci sono melanzane, peperoni, formaggio, mozzarella, prosciutto, uova sode, cetrioli, olive, tonno, eccetera, eccetera.
Frungillo si sazia e, avendo la colite, la gastrite, la colicistite e tutte le ite della farmacopea italiana vorrebbe fermarsi, ma il papa' lo incalza anche con il vino, la birra, i contorni di panzarotti, verdurine fritte, insalata, frittura di pesce e poi ancora patatine fritte, pollo alla cacciatora, melanzane alla parmigiana, spiedini al forno, braciole di cotiche di maiale e tutto un intero ristorante.
Frungillo sta' per impazzire e o scoppiare, ma resiste per buona educazione.
Al termine del pranzo Frungillo viene invitato da Teresa a far visita alla nonna, un'anziana signora all'appartamento a fianco che è stata anche la comare di battesimo di Teresa.
Qui la tortura di Frungillo continua, perche' la nonna si offenderebbe a morte se il ragazzo non assaggiasse i bignè alla crema, i baba' al rhum, le sfogliatelle, il budino al cioccolato, i biscotti di Calvizzano all'anice, insomma uno stillicidio infinito.
Cosi' come nel film, amici miei, la giornata e l'abbuffata si concludono, Teresa si congeda dal ragazzo accompagnandolo all'ingresso dicendo:
- Ma cosa è successo, perché sei cosi' mogio mogio? Sai questa è la prima volta ma la prossima ti porto nel saloncino e mi dedico tutta a te.
Frungillo, che aveva in cuor suo deciso di troncare quella conoscenza cosi' noiosa, si riaccende e cambia idea.
La vicenda si trascina in siffatto modo per un mesetto.
Le successive visite di Frungillo a Teresa, infatti, sono una stanca ripetizione di quanto or ora descritto:
Le telenovelas con puntate infinite, i pranzi pantagruelici, la rituale visita alla nonna e l'amiccamento finale al mitico saloncino, terminavano con promessa mai mantenuta.
Frungillo, allora, per uscire dalla gabbia, chiede di uscire da solo con Teresa, ma quest'ultima si trincera dietro le difficolta' ambientali:
il paese è piccolo, la gente mormora, i compaesani non sono "dolci di sale" per cui sarebbe possibile andare in giro da soli esclusivamente se fidanzati.
Frungillo, cosi, senza tanti entusiasmi, decide di fidanzarsi.
Si fa' allora una gran festa con abuffata al quadrato e partecipazione della nonna che per l'occasione regala a Frungillo un maglione azzurro fatto con le proprie mani.
Solo a questo punto Frungillo ottiene il permesso di entrare nel salotto.
Ma anche da fidanzati, Frungillo non ottiene la intimita' sperata:
Il via-vai continuo nel salottino, infatti, non consente a Frungillo di appartarsi come vorrebbe, oltre che tenerlo in uno stadio di perenne tensione.
Una volta che li lasciarono piu' liberi, il ragazzo ardisce nell'andare un pò oltre nel petting, arrivando ad abbassare gli slip a Teresa, proprio nel momento in cui irrompe nel loro nido la sorella Flavia.
- Disgraziati, che state facendo, sta' venendo papa'.
Teresa agitatissima replica:
- Adesso ci ammazza, fai presto, copriti!
Nello stesso istante si ode il rumore di una chiave nella toppa della porta di ingresso e dopo qualche secondo fa capolino il viso ossuto del papa' che vedendo la figlia tutta scoperta e scomposta, mormora imbarazzatissimo delle scuse e subito richiude la porta dietro di se..
Il terrore si impossessa di Frungillo che vorrebbe squagliarsela, ma Teresa lo invita ad andare a parlare con il genitore.
Vanno quindi, insieme, nella stanza accanto dove la televisione osserva il buon uomo dormicchiare.
Teresa lo scuote e l'uomo si limita a biascicare un "piacere, Crocifisso Paparella", neanche riconoscendo, nella dormiveglia la presenza del genero.
Il nome, infatti, era Crocifisso, ma si trattava di un povero cristo arruginito e scorticato.
Frungillo, che nel frattempo si e' acquietato, lancia un'occhiataccia a Teresa che gli sfugge.
La sera i due ragazzi hanno una vivace discussione al telefono.
Frungillo in siste per uscire da solo con Teresa, ma la ragazza oppone ancora ostacoli.
Tira in ballo ancora una volta la mentalita' ristretta del paese e dice di non sentirsi sicura fino a quando il rapporto non si "ufficializzera'" completamente, vale a dire fino a quando Frungillo non portera' i suoi genitori da Teresa.
Ffrungillo si ribella e accusa la fidanzata di essere una calcolatrice, ma, alla fine, i soliti allettamenti pronunciati con la lingua impastata nello zucchero, riconducono al guinzaglio Frungillo.
Questa volta, però, la restaurazione del rapporto sui binari voluti da Teresa, e' superficiale.
In fondo alla psiche di Occhio Di Talpa cova, infatti, un fuoco sotto la cenere che aspetta solo l'occasione propizia per esplodere.
Una sera, ritornando a casa da Teresa, Frungillo incontra don Pasquale lacaccavella.
E' un vecchio scapolone di 57 anni che ha la fama, probabilmente abusiva, di essere un grande sciupafemmine:
E' un colosso di umanoide, grande, grosso e quadrato come un armadio sul quale spunta una testa di vacca coperta da irsuti e candidi riccioli simili ad un cavolfiore.
Il suo linguaggio spietato e truculento verso il gentil sesso che per lui è, ovviamente, tutt'altro che gentile,affascina Frungillo che ne ha fatto il suo garante etico, in attesa di avere il tanto agognato primo rapporto con una donna.
Don Pasquale:
- Guagliò, che dici, ti sei andato a fare una salsetta stasera? Frungillo:
- Ma quando mai! Io non riesco a combinare mai niente, e poi mica è una cosa tanto facile...
Don Pasquale:
- Piscitiello, ma fa che ti sei infessito con qualche mocciosetta? Ricordati che le femmine sono come i piatti, uno si rompe e ciento s'accatta.
Se questa frenzola non fa' quello che vuoi allontanati e vedrai che ti correra' dietro perchè con l erba moscia ognuno si pulisce il culo!
Quelle parole incideranno un segno profondo nella mente di Frungillo che decide di seguire la strategia del finto allontanamento.
Contemporaneamente, però, proprio quella sera, la nonna va' da Teresa e le sconsiglia di continuare il rapporto con Frungillo.
- Figlia mia, io ti ho tenuto in braccio, ti ho cresciuta e sai quanto ti voglio bene! Ho preso informazioni su quel ragazzo e ti dico che non è cosa per te.
Tu gia' hai i tuoi problemi e un cieco non va proprio bene per te.
Dovrai rimanere sempre sola in casa a fare l'infermiera , mai un'uscita, mai potrai avere una valida mano da quel tipo che mi sembra anche piuttosto imbranato...
Anche le parole della nonna lasciano il segno e cosi la strategia di Frungillo dopo una settimana non ottiene alcun risultato perche' semplicemente succede che nessuno dei due telefona all'altro.
Ma Frungillo non ce la fa' più ad aspettare e vuole possedere la ragazza a qualsiasi costo.
Decide quindi di andare a Nola per tornare assieme.
Le invia dei fiori, ma senza esito poichè la ragazza continua a negarsi al telefono.
Decide, quindi, di andare dalla nonna.
(Drin, drin, drin...)
Dietro la porta, la vecchia, chiede:
- Chi è, chi è, - ma senza aprire.
frungillo risponde:
- Nonna, sono Frungillo il fidanzato di Teresa, apri che ti devo parlare!
La nonna replica:
- Chi siete? io non conosco nessun Frungillo!
Frungillo allora replica:
- Nonna, ma come, mi avete anche regalato il maglione, sono Frungillo...
la nonna allora continua dicendo:
- Non vi conosco, andatevene, andatevene, - e poi urlando - iatevenne!
Frungillo è atterrito dallo sconforto e non può fare altro che tornare a casa in preda alla depressione.
Nei giorni successivi fara' dei squilli muti al telefono, ma senza convinzione, convinto che ormai è tutto finito, per colpa di quello stronzo di don Pasquale lacaccavella...
Dopo 15 giorni, però, accade una cosa inaspettata per Frungillo.
Arriva una telefonata, ed è proprio Teresa.
- Mi sono fatta influenzare dalla nonna, ma adesso basta, anche se mi rompono le gambe io voglio continuare con te.
Sia ben chiaro, se tu non mi avessi mandato i fiori e fatti gli squilli io non ti avrei mai più chiamato...
Frungillo ripensa alle parole di don Pasquale:
- Ccon l'erba moscia ognuno si pulisce il culo.
Questa volta vuole essere lui a porre le condizioni a Teresa:
- Se mi ami veramente, devi dimostrarlo venendo in albergo sola con me!
La ragazza accetta e fissano anche la data del convegno amoroso.
Ma Frungillo non ha una lira in tasca e non sa' proprio come pagare l'albergo.
L'ultima ancora di salvezza è proprio don pasquale lacaccavella.
Corre quindi alla cantina coglia coglia sperando di non trovarlo troppo ubriaco.
Frungillo, dopo esser giunto e trovatolo, dice:
- Don pasqua', mi dovete fare un grande favore, devo comprare un libro e non ho una lira!
don Pasquale, grattandosi la testa, risponde:
- Quanto costa 'stò libro?
Frungillo replica:
- Veramente costa 160000 lire perchè sono i tre volumi di procedura civile. Don Pasquale allora continua:
- Alla faccia del bicarbonato di sodio, e chi ce l'ha!.
Studere, studere, post mortem quid valere? ... studere, studere inter vitam quid fottere?
Frungillo continua:
- Don Pasqua', non pazziate, ho proprio necessita'...
Il buon uomo, che in fondo vuole bene al ragazzo, si ficca la mano in tasca e tira fuori 25000 lire.
Frungillo è perplesso:
- Dove mai la posso portare con questi pochi soldi?
Telefona a Giacomino per avere un consiglio, e l'amico gli dice che vi è una sola possibilita, la pensione delle puttane.
Aggiunge poi pero':
- Però se è la tua ragazza non ce la portare in quel porcile...
Ma il fuoco della vendetta ha trovato l'occasione di esplodere e Frungillo decide proprio di portare Teresa alla pensione Maracana'.
Quel giorno è emozionatissimo perchè non ha mai avuto un rapporto completo con una donna e, non sapendo come comportarsi, si butta sul romantico.
- Teresa, Teresa, abbracciami forte forte!
La ragazza tra l'indispettito e l'ironico, mostrando il braccio penzoloni, replica:
- Scemo! e come faccio?
Contemporaneamente si sente dalla stanza vicina una donna dire:
- Se mi dai un'altra carta da 50000 ti faccio stare un'altra ora...
Teresa si insospettisce e chiede:
- Ma dove mi hai portata! Mica ci stanno le puttane qua?
Frungillo risponde cercando di rassicurarla:
- Ma no, ma no, stai tranquilla...
In quel momento bussano energicamente alla porta:
(Toc, toc, toc):
- Aprite, siamo i carabinieri...
Entrati dicono al ragazzo:
- Che ci fai qua, sparisci per il tuo bene.
Poi chiedono i documenti alla ragazza, che però non li ha, e perciò decidono di portarla in camionetta con tutte le altre puttane in caserma per l'identificazione.
Scendendo dalla pensione, Frungillo sente il vociare delle ragazze dalla camionetta, e, afferrato da rimorsi, vorrebbe intervenire in favore di Teresa, ma la paura di passare dei guai giudiziari, prende il sopravvento.
Si allontana cosi mogio mogio.
Cosi', mentre Teresa grida - Cecato, invalido, ti farò passare un guaio nero!, - finisce questa storia d'amore che non è mai cominciata...

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martedì 26 dicembre 2000 08.05.44