Il pozzo della luna è la zona del nostro parco che si trova nella parte centrale della Valle dei Maghi, proprio percorrendo quella strada, tutta in discesa, indicata come strada che conduce al Pozzo della Luna.
Il sentiero, ricco di sassi bianchi ed erba altissima immersa tra numerosissime pozzanghere, continua lungo il pendio in discesa scomparendo tra il verde verso il fiume Stilla.
Scendendo lungo questo Sentiero, ricco di vegetazione avvolta da un'aria umida e fresca, scopriamo sempre nuovi segreti della natura.
Dopo un percorso di trecento metri circa, all'improvviso, al centro del sentiero, d'innanzi a noi, fa capolino tra gli arbusti un meraviglioso cervo dalle corna intrecciate, che ci guarda meravigliato per un attimo e poi scompare immediatamente nel bosco.
Questo luogo però si riferisce ancora al pendio della parte più bassa della lunghissima Valle dei Maghi, dove, mano a mano che si scende tra il verde, si scoprono meravigliosi paesaggi e l'aria diventa sempre più fresca.
Dopo una camminata di una buona ora, finalmente, tra curve, salite e discese, giungiamo in un punto cruciale, un punto dove iniziamo ad intravvedere il Pozzo della Luna, che si presenta come un baratro tra le piante,quasi a volerci inghiottire in una discesa interminabile che probabilmente ci porterebbe in un mondo irreale, una zona che, prima di riceverci, ci invita ad osservare la grande estensione di vuoto, quasi per illuderci nel donarci la sua fantastica ospitalità.
In questo punto, che diventa proprio l'apice dominante del bordo del Pozzo della Luna, un tempio di immagini irreali e di echi vocali indescrivibili, anche i nostri passi, incerti nel movimento, producono il loro eco in ogni parte di esso.
Camminando lungo il sentiero che circonda il grande cratere, mentre sopra le nostre teste si alternano le chiome dei larici che ci proteggono dal sole, si possono udire in lontananza moltissimi effetti sonori provocati dagli animali sotto la fitta vegetazione che entrano nei nostri orecchi facendoci partecipi di una vita vissuta nella più completa semplicità, producendo sulla nostra faccia strani gesti di stupore e anche qualche piccolo segno di terrore.
Il panorama meraviglioso del grande cratere che ci sta d'innanzi, simile ad un grande pentolone pieno di verdure verdissime che ci danno l'impressione di essere giunte alla fase di bollitura per effetto dei loro rami mossi dal vento, il rumore violento che sale dal suo interno, acquista maggiore immaginazione se si pensa che il Pozzo della Luna è una profondissima conca tutta coperta di verde che in origine era un immenso vulcano, collocato tra una catena di colline che ancora oggi vogliono difenderlo dal resto del mondo circostante.
Le nuvole che sorvolano il cratere sembrano immensi giganti che vogliano esplorare da lassù le sue grandi profondità, convinti che in esso si nascondano ancora oggi numerosi segreti della natura.
Ad un tratto, dopo aver camminato attorno al cratere per mezzo chilometro, scorgiamo un piccolo sentiero che ci permette di scendere, facendoci entrare nel Pozzo della Luna.
In questo punto, il sentiero, tutto ad un tratto, effettua un paio di curve a gomito e comincia a scendere vertiginosamente costringendoci a tenerci ai rami delle piante per non cadere.
In questo punto, mentre noi continuiamo la nostra vertiginosa discesa tra i dirupi vertiginosi per esplorare il Pozzo della Luna, mano a mano che alle nostre spalle abbandoniamo il cielo e il sole,veniamo avvolti dal silenzio più profondo e dalla fitta vegetazione, interrotto soltanto dal fruscio dell'erba che sfiora i nostri polpacci, dai versi di gufi, uccelli rapaci e qualche muflone.
Gli uccelli, in questo grande pozzo, forse perchè non disturbati dalla presenza dell'uomo, hanno scelto il loro ambiente di sopravvivenza costruendo il loro nido tra i rami degli alberi.
Osservando nella parte più bassa della piana, adesso che nel sottobosco la vegetazione si dirada, vediamo un'immensa distesa di terra umida, calpestata da diversi animali in cerca di cibo e di buona compagnia, avvolta nella parte alta dalle fittissime chiome degli alberi altissimi che vengono continuamente scossi dal vento.
Qua e là, tra una miriade di erbe strane che si arrampicano lungo i grossi tronchi, osserviamo delle rocce tutte avvolte da muschio, che sembra velluto verde.
Le rocce, in alcuni punti, lasciano intravvedere le loro protuberanze nude, che sembrano le parti scoperte delle persone, faccia, mani e gambe.
Camminando lungo il sottobosco, sempre in discesa, incontriamo una delle tante rocce, la quale mostra una protuberanza simile ad una mano che vuole salutarci.
L'interno del cratere che rappresenta il Pozzo della Luna è animato da un rumore cupo simile ad un torrente d'acqua.
Più tardi, girando tra i numerosi sentieri che in esso si trovano, scopriamo la continuazione del cratere che ora scende a picco in una gola buia dalla quale sale un rummore vertiginoso ed indescrivibile.
Si racconta che da qui, alla sera, dopo che il sole sia tramontato, la Luna esca per salire in cielo e al mattino, prima che il sole sorga all'orizzonte, essa scenda nel Pozzo.
Tutti coloro che si sono recati ad osservare questo fenomeno nel momento in cui avvengono questi fenomeni, sono stati trascinati nel cratere e non hanno più potuto risalirvi.
I sassi attorno a questo Pozzo, forse per gli effetti naturali o per magia, se osservati in controluce, mostrano moltissimi riflessi argentati che, a parere degli antichi abitanti della Grande Metropoli del Web, sono l'effetto dei raggi della luna durante i suoi movimenti.
Il Pozzo della Luna, che in origine era un potente vulcano che padroneggiava come un re in queste valli, ora è rappresentato soltanto da questa profondissima gola dentro alla quale probabilmente gorgogliano le acque di un fiume sotterraneo di cui nessuno ha mai potuto conoscerne il nome.
Si racconta che nessun uomo è mai riuscito a raggiungere la parte finale di questo pozzo, ritenuto ancora oggi un luogo avvolto da numerosi misteri.
Il nome medesimo che in antichità l'uomo ha potuto dargli, dimostra che questo luogo, appartenente soltanto alla luna, non dev'essere visto da alcun essere vivente della terra.
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