Il grande negozio informatico della Grande Metropoli del Web

Chi crede, entrando in un negozio di antiquariato, di trovarsi in un ambiente semibuio, polveroso, e, magari, con qualche ragnatela, entrando qui' restera' deluso.
Questo, infatti, e' uno tra i piu' moderni negozi d'antiquariato informatico esistenti nella Grande Metropoli del web.
Noi abbiamo deciso di visitarlo perche' riteniamo la sua prestigiosa esistenza come un punto di incontro tra tutti gli appassionati della rete.
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Entrando qui' si respira un'aria profumata, ci si sente in un ambiente accogliente, circondati da un'atmosfera di cordialita'.
Infatti, moderne tecnologie tengono l'ambiente pulito e accogliente, qui' la polvere e' un illustre sconosciuto, e i prodotti sono disposti in ordine.
In questo negozio esistono delle strutture particolari capaci di assorbire la polvere, sopprimere gli insetti, i cattivi odori, rendendo cosi' l'aria fresca, profumata e vuota da ogni rumore che possa disturbare la tranquillita' dell'ambiente.
Appena entrati, si viene invitati da un dispositivo ad inserire la carta di riconoscimento che serve anche per poter detrarre dal proprio conto corrente i quattrini necessari nel caso si dovessero effettuare degli acquisti.
La carta viene immediatamente esaminata e conservata fino alla nostra uscita.
Ecco una calcolatrice della meta' del 900, un'antica calcolatrice a manovella, una di quelle che con il rumore dei suoi ingranaggi provocava in me quando ero piccolo un fascino irresistibile, aiutava i nostri nonni a risolvere i loro problemi quotidiani.
Un enorme calcolatore, fa bella mostra di se' nella sua enormita'.
Questi grandissimi calcolatori, (i bisnonni dei moderni computer,) hanno messo in moto il mondo dell'informatica, e i cittadini del web li guardano con stupita e incredula curiosita'.
Con altrettanta curiosita', i cittadini del web si soffermano davanti a strane scatolette che emettono voci metalliche, a loro assolutamente incomprensibili, ascoltano e chiedono stupiti di cosa si tratti.
I commessi, molto gentilmente, spiegano loro che quelle sono le antiche sintesi vocali che i ciechi usavano una volta per accedere alle informazioni.
i vecchi computer della serie 286, poi soppiantati dai pentium, (roba assolutamente inconcepibile per i cittadini del web che usano tecnologie assolutamente all'avanguardia), erano per queste generazioni un mezzo indispensabile per lo studio, il lavoro, e tante altre cose.
I commessi spiegano loro anche che uno dei primi sistemi operativi usato da quelle macchine, era il sistema operativo ms-dos, il piu' amato dai non vedenti, poi soppiantato da windows.
i visitatori ascoltano increduli e si chiedono come abbiano potuto i primi informatizzati operare con tecnologie cosi' primitive.
Guardando lungo le pareti del locale notiamo alcune rappresentazioni cinematografiche di alcuni tra i piu' esperti del mondo informatico solitamente frequentato da quelle generazioni.

Davanti ad uno schermo con colori particolarmente intensi osserviamo un operatore telefonico che lavora con una di quelle macchine la quale occupa gran parte della sua scrivania.
Un bambino, mentre osserva quelle immagini, esclama a tutto fiato che per lui sarebbe impossibile avere un'attrezzatura simile nella sua casa perche' gli occuperebbe lo spazio di tutta la sua stanzetta.
Lui racconta di avere un computer grande come un quaderno che contiene dieci volte tutti gli apparati che contenevano quelle macchine.
Piu' avanti lungo il bancone osserviamo un commesso che fa una dimostrazione di una di quelle scatolette gia' citate, mentre la sta applicando ad un mastrodontico contenitore ricco di viti e di collegamenti.
Nei normali computer usati dagli abitanti della grande Metropoli del Web infatti, tutti i collegamenti sono stabiliti mediante minisensori emananti raggi infrarossi e onde elettromagnetiche a bassa frequenza.
Quella scatola era una normale sintesi vocale usata negli ultimi anni del 1900 quando ancora non si usavano le sintesi vocali software che attualmente vengono attivate dalla rete nei modernissimi personal usati dagli abitanti di questa Grande metropoli.
Piu' avanti alcuni tecnici stanno attivando un calcolatore molto grande che raccoglie attorno a se fili e filetti dando cosi' l'impressione di non essere conforme alle regole di sicurezza adottate dalle leggi emanate dalle autorita' della Grande Metropoli.
Quel calcolatore veniva usato in quegli anni per collegare alcuni server nella grande rete di internet.
Il progresso poi ha sostituito tutta questa roba con modernissimi e minuziosi apparati e risolvendo cosi' il problema delle disconnessioni improvvise e delle grandi lentezze di trasmissione dati provocate da insufficienza di flusso.
Tra tutte le chiacchiere che ci circondano osserviamo qui un ingegnere che sta spiegando che quelle macchine erano particolarmente pericolose ai bambini perche' provocavano in loro radiazioni magnetiche capaci di modificare le strutture corporee e numerose malattie psitiche.
Gli schermi in particolare, che oggi sono perfettamente innoqui alle persone umane grazie a particolari accorgimenti ritrovati negli ultimi anni, erano causa di queste malattie e per questo determinate leggi oggi ne vietano la produzione e l'utilizzo.
Entriamo ora nel settore programmi per osservare quali software venivano adottati dagli antichi.
Si pensi che un tempo era necessario avere dei dischetti di plastica o di altro materiale per poter archiviare tali dati.
Spesso i software di grande formato venivano raccolti in grandi dischetti che venivano letti con dei sensori al laser.
Sarebbe bastato un minimo graffio o una minima imperfezione dovuta a calore o ad altre situazioni, perche' questi software dovessero essere sostituiti provocando cosi' ritardi nella gestione delle banche-dati.
Oggi, nel minicomputer esistente nelle case degli abitanti della Grande Metropoli si possono usare i programmi direttamente dalla rete, accedendo con un piccolo clik ed eseguendo tutte le operazioni in modi pressoche' fulminei.
Quei dischetti di cui gia' si e' parlato sopra, nella Grande metropoli non sono piu' permessi in quanto potrebbero essere causa di insicurezza per la rete e per tutti gli apparati ad essa collegati.
Nella Grande Metropoli infatti non esistono piu' i tanto pericolosi virus dell'informatica, capaci di bloccare magari anche la rete medesima.
Entrando cosi' a caso in un altro reparto, (quello della sicurezza), osserviamo delle strane apparecchiature aventi giganteschi schermi altressi' pericolosissimi per la vita dell'uomo.
Vediamo ad esempio uno strano oggetto che serviva per fermare le macchine agli incroci delle grandi strade, chiamato semaforo.
Questo strano oggetto, composto da lampadine era spesso appeso su dei pali posti ai quattro lati dell'incrocio delle strade in questione.
Spesso e sovente si rischiava di grosso in quanto una lampada poteva bruciarsi, bloccando cosi' tutto il sistema.
Oggi invece, le auto sono munite di un particolare dispositivo capace di individuare eventuali macchine agli incroci ed anche di riconoscere la propria precedenza di passaggio.
Le auto sono controllate mediante collegamenti alla rete effettuati ogni giorno e qualora vi fossero dei guasti l'interessato viene invitato a riparare la propria vettura o a demolirla.
Negli anni che concludevano il 1900 l'uomo cominciava a trovare particolari interessi verso l'informatica in quanto la rete internet stava diventando un mezzo capace di fornirgli numerosi servizi.
il fatto piu' grave era quello che le macchine di quegli anni non erano ancora sufficientemente adattate a supportare la rete e tutti i suoi servizi interattivi.
si pensi alla lentezza di connessione e di conseguenza all'ingorgo di navigatori del web che dovevano rimanere in lunghe attese, imbotigliati nelle grandi strade della fretta di poter raggiungere il loro sito desiderato oppure raggiungere un amico che stava navigando nelle chat che esistevano qua' e la' per la rete.
I grandi frequentatori della rete spesso venivano colpiti da malattie definite come (ansia da computer), oppure da alcuni virus che entravano nel loro cervello e provocavano in esso malattie deprimenti.
Oggi gli abitanti della Grande Metropoli del Web vanno nella rete e navigano con la velocita' pari a quella di un normale televisore degli anni passati.
Un clik del mouse di un abitante della Grande Metropoli corrisponde ad una istantanea apertura di immagini e di pagine web, ricche di grafica composta da colori sgargianti e da rappresentazioni che, se viste da maxischermi, danno l'impressione di trovarci davanti ad una finestra normale.
Anche le persone minorate nella Grande Metropoli possono avere delle particolari attrezzature capaci di decodificare tutte le immagini e avere cosi' una navigazione priva di alcuna barriera tecnica.
Per costoro il negozio ha attivato anche un sofisticato apparato che permette il completo riassestamento di un personal computer direttamente dalla propria casa.
Un semplice clik del tuo mouse riassestera' il tuo personal computer qualora esso abbia delle imperfezioni e ti fara' anche visitare le pagine piu' fantastiche del web per cio' che riguarda tutti i produttori di softuare esistenti sul mercato.
questa opzione, completamente gratuita sara seguita da uno dei commessi del negozio che gestisce direttamente i contatti con tutti i navigatori nel web.
Sembrerebbe proprio di doversi fermare, lungo una grande autostrada, a fare il pieno e a chiedere magari qualche intervento alla propria auto.
Cosa molto importante da considerare e' che il grandioso passaggio di siti e di programmi si concludera' con un completo riassestamento del tuo personal computer.
Quasi certamente durante il lavoro con il tuo computer hai avuto occasione di installare dei programmi e di disinstallarli perche' non funzionanti come avresti desiderato.
Ebbene, entrando nella grande galleria della telematica superveloce e intelligente, avrai oggi queste possibilita'.
Questo negozio e' sempre in via di trasformazione e per questo ti invito a tornare spesso a fare la tua visita nella speranza di poter trovare sempre delle novita' da scoprire, magari potendo cliccare su qualche link che potrebbe essere attivato.
La struttura del negozio che stiamo visitando, stranamente da tutti i negozi creato dall'uomo nelle sue citta', possiede un complesso apparato che guida i visitatori in tutte le sue parti mediante un dispositivo palmare che pur non avendo bisogno di alcun comando, viene appeso ai vestiti.
Alla fine della visita il visitatore viene accompagnato alla porta d'uscita che conduce nuovamente sul tunnel, dove un dispositivo restituisce la carta di riconoscimento.

Opzioni di sistema

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domenica 14 luglio 2002 20.02.09