IL GRANDE SALOTTO DI SELLIN E GLI AMICI DELLA FORESTA!

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Caro Navigatore,
Ci troviamo ora sul bordo della meravigliosa fontana da dove puoi udire gli spruzzi dell'acqua tra il canto degli uccelli che stanno svolazzandoci attorno.
Questa fontana, di forma ottagonale, e circondata da un bordo di marmo rosso che acquista grande valore artistico per il fatto che mentre l'acqua lancia i suoi spruzzi sulla sua superficie, riempiendo le minuscole incavature provocate dal tempo, il sole si infrange dentro ad una miriade di specchi che creano una visione suggestiva.
Questi laghetti poi, se osservati tra le moltissime alghe che si trovano all'interno della grande fontana, utilizzate dai pesci per nascondersi e costruire le loro tane, fanno pensare ad un meraviglioso ambiente naturale che brulica di vita serena.
Le pareti che formano la fontana, di colore bianco azzurrognolo, creano uno strano modo di visualizzazione dandoci l'impressione che la fontana stessa non abbia il fondo e che quasi quasi voglia invitarci a scrutare tra le alghe per scoprire dei segreti in essa contenuti.
La roccia che sta al centro di essa, che emerge come una montagna dall'acqua, alta oltre quattro metri, tutta piena di increspature provocate dall'erosione dell'acqua, sembra un'oasi simile ad una grande scogliera collocata nella fontana soltanto per creare motivo di decorazione.
In effetti però, quest'oasi, larga circa settanta metri, già esisteva ancor prima che la fontana fosse ristrutturata.
Un'isoletta che probabilmente si è formata con gli eventi naturali del tempo in questa fontana che in antichità era un fossato paludoso utilizzato soltanto dagli uccelli migratori, che trascorrevano lunghi periodi sulla roccia.
Il fenomeno dell'acqua che spruzza dai suoi centocinquanta pori naturali tra le piante e i fiori, deriva in origine all'esistenza di una sorgente d'acqua sotterranea che, uscendo allo scoperto da una caverna chiamata Il Pozzo della Luna, prima che la fontana esistesse, allagava tutto il parco rendendolo come una palude.
Forse tu sarai stato colpito dal nome dato alla caverna, ma tra poco ti racconterò a grandi linee cosa sia il Pozzo della Luna e come sia possibile arrivarci per osservarne i resti.
La fontana, costruita con tanto ingegno, ora ha bonificato il terreno perchè corredata di tutta una struttura di tubazioni sotterranee che permettono il flusso dell'acqua nel torrente Stilla, evitando così gli allagamenti come in precedenza.
Gli spruzzi che senti sono provocati dalla caduta dell'acqua stessa sulla fontana dopo essere stata lanciata verso il cielo dalla pressione dei pori naturali collocati quà e là sull'isoletta.
Lo spettacolo di questi spruzzi, mentre vengono lanciati verso il cielo e mentre ricadono, crea una miriade di colori per effetto dei riflessi dell'acqua con i raggi del sole.
Anche la superficie dell'oasi, tutta ricoperta d'acqua, che forma dei piccoli laghetti nei quali si immerge la vegetazione, non sembra di terra ma di ghiaccio in movimento.
Si racconta che moltissimi anni or sono, questo parco fosse stato definito un luogo di magia dove si potesse incontrare grandi maghi che alloggiavano molto più a monte del nostro parco, in una valle chiamata appunto La Valle dei Maghi.
Questi maghi ricevevano le loro doti di chiromanzia da un drago nascosto nella parte alta del bosco che si trova oltre la piana dei cigni.
La Piana dei cigni infatti è il prolungamento iniziale verso la foresta di tutto questo parco, che in origine era una grande distesa di pascoli e di bosco dove venivano portati animali a pascolare perchè era risaputo che in questa grande estensione naturale essi avrebbero potuto acquistare le magie del Grande Drago.
Forse tu starai ora pensando a questo drago, che, svelandoti il segreto, abitava in una caverna collocata in una parte nascosta del bosco oltre la piana dei cigni, dove ancora oggi si possono visitare i resti.
In effetti, camminando lungo il sentiero di muschio che ci porta alla chiesetta sulla parte alta del bosco, possiamo osservare una grande piana chiamata appunto la Valle dei Maghi che, immergendosi nella vegetazione, si restringe sempre di più fino al punto in cui ci si trova sotto alle rocce.
Si racconta che il drago avesse la sua dimora proprio dentro ad una grande caverna chiamata appunto La Gola del Drago che, proprio sotto alle rocce, inizia ad avanzare in una galleria sotterranea tra il buio e il pauroso svolazzare dei pipistrelli che ora vi alloggiano.
Come raggiungere la Gola del Drago?
Per raggiungere questi luoghi occorre passare dalla Piana dei Cigni, attraversare il fiume Stilla, salire lungo il sentiero di muschio e imboccare il sentiero che porta alla Valle dei Maghi.
Io sono stato dentro alla caverna del Grande Drago, ma ho potuto vedere ben poco perchè non ero corredato di lampada e vari attrezzi che mi potessero permettere l'esplorazione.
Si racconta che in questa caverna vi sia la sorgente dell'acqua che, alimentando il fiume Stilla, avesse potuto creare questo grande ambiente ricco di tanto verde e tanti animali.
Potremmo ora sederci assieme su una delle panchine collocate sul bordo di questa fontana per raccontarci le impressioni di questo ambiente cercando di avvicinarci anche ad un nuovo modo di vivere la vita.
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sabato 09 agosto 2003 20.12.27